domenica 8 novembre 2009
Il ritorno di notizie entusiasmanti.
Scusatemi per aver trascurato un po' questo blog ma per una ragione e cioè ho riflettuto molto ma non sarà solo calciomercato ma anche le notizie sul campionato Italiano e Inglese.
lunedì 21 settembre 2009
Gregucci esonerato dall' Atalanta. Conte è il nuovo allenatore.
Gregucci licenziato dopo quattro sconfitte di fila e lascia la panchina dell' Atalanta con amarezza. Ormai è fatta! Conte è il nuovo allenatore. Vediamo se con un po' di fortuna l' Atalanta strapperà la vittoria nella prossima giornata di campionato.
lunedì 31 agosto 2009
Seconda giornata di campionato.
Dopo gli anticipi di ieri che hanno visto un pari a reti bianche tra Bari e Bologna e la vittoria per 4-0 dell’Inter sul Milan, quest’oggi si sono disputate le altre partite in programma per la seconda giornata del campionato di serie A 2009/2010.
ROMA – JUVENTUS, SUPER DIEGO TRASCINA I BIANCONERI – La Roma di Luciano Spalletti stecca la prima tra le mura amiche e cade sotto i colpi di una Juventus trascinata da un Diego in forma strepitosa: la prima rete è proprio del brasiliano, al 25′, bravo a sfruttare una disattenzione difensiva di Cassetti. Dopo appena dieci minuti i giallorossi trovano la rete del pareggio con Daniele De Rossi, che ci prova dalla distanza e con un po’ di fortuna il pallone si insacca alle spalle di Buffon. La prima frazione di gara termina sul punteggio di parità, ma nella ripresa è la Juventus a gestire la partita, la Roma sembra subire con affanno le azioni offensive degli avversari e allora di nuovo lui, Diego,al 68′ della ripresa fa fuori la difesa giallorossa e conclude a rete alle spalle di Bertagnoli. La Roma non ci sta e vuole almeno il pareggio, così Spalletti decide di dare spazio a Cerci e Vucinic, è un altra Roma che tenta il tutto e per tutto, ma nei minuti finali Felipe Melo con la sua fisicità si porta a limite dell’area di rigore e sigla il gol dell’1-3 con un tiro potente e preciso che si insacca alle spalle dell’estremo difensore giallorosso, mettend0 c0sì fine ai giochi. Per la Juve è già Diego mania.
FIORENTINA – PALERMO, ROSANERO SENZA IDEE DI GIOCO – E’ un Palermo che si presenta al Franchi con la stessa impostazione tattica della domenica precedente che con tanta fortuna gli ha consegnato la vittoria sul Napoli. Zenga decide di schierare dal primo minuto l’argentino Nicolas Bertòlo al posto di Simplicio; dall’altra parte la Prandelli, vista la gara di Champions disputata mercoledì scorso, opta per qualche cambio. C’è dal primo minuto l’uomo che ha consegnato ai viola la qualificazione in Champions, Jovetic, che si fa sentire in area avversaria fin dai primi minuti. E’ un assedio continuo da parte dei viola, che darà i suoi frutti al 29′ con il montenegrino che batte Rubinho. Il Palermo nella prima frazione di gara non cambia impostazione tattica e tende a subire le azioni degli avversari. Se i rosanero non avessero avuto Simon Kjaer in difesa, probabilmente le conclusioni viola sarebbero state molte di più. Nella ripresa è ancora la Fiorentina a gestire il gioco e a portarsi in avanti, così passati circa venti minuti Zenga opta per alcuni cambi e mette in campo uno schieramento più offensivo: fuori Nocerino e Bertolo, dentro Simplicio e Budan, ma cambia poco perchè il Palermo in attacco si vede poco e si affida spesso agli episodi, come quello verificatosi intorno al trentesimo: Balzaretti crossa al centro e Budan colpisce di testa, la sfera finisce però sulla traversa. E’ un Palermo con tanta qualità ma senza idee di gioco e al momento senza l’impronta di un allenatore. Il presidente Zamparini sceglie di non parlare dopo la partita, una nuova linea di comunicazione che ha come obiettivo quello di non disturbare il proprio tecnico. Ma visto il vulcanico carattere del patron rosanero, quanto durerà?
NAPOLI – LIVORNO, QUAGLIARELLA SI PRESENTA AL SAN PAOLO - La sfortunata sconfita di domenica scorsa contro il Palermo, per il Napoli è già archiviata. La squadra di Donadoni ha fin da subito in mano il pallino del gioco e al 10′ un ispirato Quagliarella sigla il suo primo gol con la maglia del Napoli. Il Livorno è poca cosa e al 36′ arriva il raddoppio partenopeo con Marek Hamsik che porta a termine con un gol, una strepitosa azione personale. Il primo tempo termina 2-0 per il Napoli. Nella ripresa, al 48′ il Livorno accorcia le distanze con Cristiano Lucarelli, ma la speranza di riprendere il match dura poco, perchè all’83′ ancora lui, Fabio Quagliarella mette a segno il suo sigillo personale e mette fine ai giochi consegnando al Napoli la prima vittoria del campionato 2009/2010.
CHIEVO – LAZIO, BIANCOCELESTI NEL SEGNO DI CRUZ – E’ la Lazio di Julio Ricardo Cruz, quella che si è imposta 1-2 sul Chievo Verona di Domenico Di Carlo. I clivensi non demeritano e al 16′ Pellissier sigla il gol del momentaneo vantaggio. Al 41′ però il direttore di gara concede alla squadra di Ballardini un calcio di rigore, che Cruz trasforma senza troppi patemi. Termina così il primo tempo e nella ripresa è di nuovo l’argentino a prendere per mano la Lazio, così al 53′ arriva la doppietta personale e il gol che consegna la vittoria ai biancocelesti. Il match è nervoso e lo dimostrano i numerosi cartellini che l’arbitro è costretto ad uscire sia da una parte che dall’altra, finché al 60′ Cribari non è costretto ad abbandonare il campo per doppia ammonizione. Game over al Bentegodi, Lazio batte Chievo 2-1 e vola in testa alla classifica.
CAGLIARI – SIENA, CALAIO’ CONSEGNA LA VITTORIA AI BIANCONERI – Cellino aveva messo in guardia i suoi giocatori e il suo allenatore, ma questo non è bastato affinché offrissero una prestazione convincente, i rossoblu infatti sono stati sconfitti al Sant’Elia per 1-3 dal Siena dell’ex Giampaolo. Il primo gol del match arriva al 52′ con Emanuele Calaiò, che si ripeterà dopo 19 minuti. Il Cagliari accorcia le distanze al 76′ su calcio di rigore, trasformato da Jeda, ma all’89′ Reginaldo mette al sicuro la vittoria dei bianconeri.
ATALANTA – GENOA, MORETTI CONSEGNA TRE PUNTI AI ROSSOBLU - Il Genoa è una delle poche società che in questa sessione di mercato si è mossa molto in entrata ed è proprio il nuovo acquisto Emiliano Moretti che al 45′ consegna la vittoria alla squadra di Giampiero Gasperini. L’Atalanta ci prova, ma trova davanti a sè un avversario che probabilmente sarà ostico per tutti. Il match termina 0-1 e il Genoa porta a casa altri tre punti.
SAMPDORIA – UDINESE, SUPER CASSANO PRENDE PER MANO I BLUCERCHIATI – Viene lasciato a casa da Lippi per motivi forse extracalcistici, ma Antonio Cassano si dimostra anche oggi, contro l’Udinese, un calciatore di assoluto livello. Il talento barese crea, inventa e illumina il Marassi. Il primo gol di Sampdoria – Udinese è di Giampaolo Pazzini all’11, bravo a sfruttare una disattenzione della retroguardia friulana. Al 45′ invece, è Daniele Mannini a siglare il raddoppio, l’ex giocatore del Napoli viene ispirato da un super Antonio Cassano. Nella ripresa l’Udinese prova a reagire a al 56′ Antonio Di Natale accorcia le distanze, ma Cassano all’83 sigla il terzo gol della Sampdoria e chiude definitivamente il match. Chissà se Lippi era davanti la tv.
PARMA – CATANIA, GUIDOLIN VINCE IL SUO DERBY – Per Francesco Guidolin la partita contro il Catania aveva sicuramente un sapore speciale: il tecnico di Castelfranco Veneto è stato infatti per ben quattro anni l’allenatore del Palermo. Il Parma, re del mercato insieme al Genoa, si è imposto per 2-1 sulla squadra di Gianluca Atzori. Il primo gol della partita è di Daniele Galloppa che al 14′, con un tiro dalla distanza batte Andujar. Immediata la risposta del Catania, dopo un minuto infatti Biagianti mette a segno il gol del pareggio. Il primo tempo termina in parità, ma al secondo minuto della ripresa Paloschi sigla il 2-1. Il Parma vince e convince. Il Catania invece, rimane a zero punti e alla ripresa del campionato, che si fermerà per concedere la platea alle gare di qualificazione ai Mondiali, dovrà fare i conti con l’Udinese, in Friuli.
ROMA – JUVENTUS, SUPER DIEGO TRASCINA I BIANCONERI – La Roma di Luciano Spalletti stecca la prima tra le mura amiche e cade sotto i colpi di una Juventus trascinata da un Diego in forma strepitosa: la prima rete è proprio del brasiliano, al 25′, bravo a sfruttare una disattenzione difensiva di Cassetti. Dopo appena dieci minuti i giallorossi trovano la rete del pareggio con Daniele De Rossi, che ci prova dalla distanza e con un po’ di fortuna il pallone si insacca alle spalle di Buffon. La prima frazione di gara termina sul punteggio di parità, ma nella ripresa è la Juventus a gestire la partita, la Roma sembra subire con affanno le azioni offensive degli avversari e allora di nuovo lui, Diego,al 68′ della ripresa fa fuori la difesa giallorossa e conclude a rete alle spalle di Bertagnoli. La Roma non ci sta e vuole almeno il pareggio, così Spalletti decide di dare spazio a Cerci e Vucinic, è un altra Roma che tenta il tutto e per tutto, ma nei minuti finali Felipe Melo con la sua fisicità si porta a limite dell’area di rigore e sigla il gol dell’1-3 con un tiro potente e preciso che si insacca alle spalle dell’estremo difensore giallorosso, mettend0 c0sì fine ai giochi. Per la Juve è già Diego mania.
FIORENTINA – PALERMO, ROSANERO SENZA IDEE DI GIOCO – E’ un Palermo che si presenta al Franchi con la stessa impostazione tattica della domenica precedente che con tanta fortuna gli ha consegnato la vittoria sul Napoli. Zenga decide di schierare dal primo minuto l’argentino Nicolas Bertòlo al posto di Simplicio; dall’altra parte la Prandelli, vista la gara di Champions disputata mercoledì scorso, opta per qualche cambio. C’è dal primo minuto l’uomo che ha consegnato ai viola la qualificazione in Champions, Jovetic, che si fa sentire in area avversaria fin dai primi minuti. E’ un assedio continuo da parte dei viola, che darà i suoi frutti al 29′ con il montenegrino che batte Rubinho. Il Palermo nella prima frazione di gara non cambia impostazione tattica e tende a subire le azioni degli avversari. Se i rosanero non avessero avuto Simon Kjaer in difesa, probabilmente le conclusioni viola sarebbero state molte di più. Nella ripresa è ancora la Fiorentina a gestire il gioco e a portarsi in avanti, così passati circa venti minuti Zenga opta per alcuni cambi e mette in campo uno schieramento più offensivo: fuori Nocerino e Bertolo, dentro Simplicio e Budan, ma cambia poco perchè il Palermo in attacco si vede poco e si affida spesso agli episodi, come quello verificatosi intorno al trentesimo: Balzaretti crossa al centro e Budan colpisce di testa, la sfera finisce però sulla traversa. E’ un Palermo con tanta qualità ma senza idee di gioco e al momento senza l’impronta di un allenatore. Il presidente Zamparini sceglie di non parlare dopo la partita, una nuova linea di comunicazione che ha come obiettivo quello di non disturbare il proprio tecnico. Ma visto il vulcanico carattere del patron rosanero, quanto durerà?
NAPOLI – LIVORNO, QUAGLIARELLA SI PRESENTA AL SAN PAOLO - La sfortunata sconfita di domenica scorsa contro il Palermo, per il Napoli è già archiviata. La squadra di Donadoni ha fin da subito in mano il pallino del gioco e al 10′ un ispirato Quagliarella sigla il suo primo gol con la maglia del Napoli. Il Livorno è poca cosa e al 36′ arriva il raddoppio partenopeo con Marek Hamsik che porta a termine con un gol, una strepitosa azione personale. Il primo tempo termina 2-0 per il Napoli. Nella ripresa, al 48′ il Livorno accorcia le distanze con Cristiano Lucarelli, ma la speranza di riprendere il match dura poco, perchè all’83′ ancora lui, Fabio Quagliarella mette a segno il suo sigillo personale e mette fine ai giochi consegnando al Napoli la prima vittoria del campionato 2009/2010.
CHIEVO – LAZIO, BIANCOCELESTI NEL SEGNO DI CRUZ – E’ la Lazio di Julio Ricardo Cruz, quella che si è imposta 1-2 sul Chievo Verona di Domenico Di Carlo. I clivensi non demeritano e al 16′ Pellissier sigla il gol del momentaneo vantaggio. Al 41′ però il direttore di gara concede alla squadra di Ballardini un calcio di rigore, che Cruz trasforma senza troppi patemi. Termina così il primo tempo e nella ripresa è di nuovo l’argentino a prendere per mano la Lazio, così al 53′ arriva la doppietta personale e il gol che consegna la vittoria ai biancocelesti. Il match è nervoso e lo dimostrano i numerosi cartellini che l’arbitro è costretto ad uscire sia da una parte che dall’altra, finché al 60′ Cribari non è costretto ad abbandonare il campo per doppia ammonizione. Game over al Bentegodi, Lazio batte Chievo 2-1 e vola in testa alla classifica.
CAGLIARI – SIENA, CALAIO’ CONSEGNA LA VITTORIA AI BIANCONERI – Cellino aveva messo in guardia i suoi giocatori e il suo allenatore, ma questo non è bastato affinché offrissero una prestazione convincente, i rossoblu infatti sono stati sconfitti al Sant’Elia per 1-3 dal Siena dell’ex Giampaolo. Il primo gol del match arriva al 52′ con Emanuele Calaiò, che si ripeterà dopo 19 minuti. Il Cagliari accorcia le distanze al 76′ su calcio di rigore, trasformato da Jeda, ma all’89′ Reginaldo mette al sicuro la vittoria dei bianconeri.
ATALANTA – GENOA, MORETTI CONSEGNA TRE PUNTI AI ROSSOBLU - Il Genoa è una delle poche società che in questa sessione di mercato si è mossa molto in entrata ed è proprio il nuovo acquisto Emiliano Moretti che al 45′ consegna la vittoria alla squadra di Giampiero Gasperini. L’Atalanta ci prova, ma trova davanti a sè un avversario che probabilmente sarà ostico per tutti. Il match termina 0-1 e il Genoa porta a casa altri tre punti.
SAMPDORIA – UDINESE, SUPER CASSANO PRENDE PER MANO I BLUCERCHIATI – Viene lasciato a casa da Lippi per motivi forse extracalcistici, ma Antonio Cassano si dimostra anche oggi, contro l’Udinese, un calciatore di assoluto livello. Il talento barese crea, inventa e illumina il Marassi. Il primo gol di Sampdoria – Udinese è di Giampaolo Pazzini all’11, bravo a sfruttare una disattenzione della retroguardia friulana. Al 45′ invece, è Daniele Mannini a siglare il raddoppio, l’ex giocatore del Napoli viene ispirato da un super Antonio Cassano. Nella ripresa l’Udinese prova a reagire a al 56′ Antonio Di Natale accorcia le distanze, ma Cassano all’83 sigla il terzo gol della Sampdoria e chiude definitivamente il match. Chissà se Lippi era davanti la tv.
PARMA – CATANIA, GUIDOLIN VINCE IL SUO DERBY – Per Francesco Guidolin la partita contro il Catania aveva sicuramente un sapore speciale: il tecnico di Castelfranco Veneto è stato infatti per ben quattro anni l’allenatore del Palermo. Il Parma, re del mercato insieme al Genoa, si è imposto per 2-1 sulla squadra di Gianluca Atzori. Il primo gol della partita è di Daniele Galloppa che al 14′, con un tiro dalla distanza batte Andujar. Immediata la risposta del Catania, dopo un minuto infatti Biagianti mette a segno il gol del pareggio. Il primo tempo termina in parità, ma al secondo minuto della ripresa Paloschi sigla il 2-1. Il Parma vince e convince. Il Catania invece, rimane a zero punti e alla ripresa del campionato, che si fermerà per concedere la platea alle gare di qualificazione ai Mondiali, dovrà fare i conti con l’Udinese, in Friuli.
sabato 29 agosto 2009
Roma:Burdisso veste la maglia Giallorossa.
Roma comprato burdisso. Ora pensiamo alla prima di campionato contro il Genova, Spaletti sarà una gara molto difficile ma se la Roma gicoherà bene non vedo dove devo procuparmi.
lunedì 10 agosto 2009
Le pagelle
Muslera 7.5 Nonostante la faccia da bambino è cresciuto. E’ diventato un pilastro della difesa. Ha bisogno di una guida. Presidente sbrighiamoci a prendere Lugano suo compagno di nazionale. Pilastro
Lichsteiner 6 Gioca dalle parti di Eto’o, cerca di contenerlo, resiste e finisce con una fasciatura alla testa come i vecchi giocatori di una volta. Instancabile
Siviglia 6 Più volte in difficoltà contro Milito si aggrappa all’esperienza pur palesando terribilmente la difficoltà a contenere il centravanti argentino. Grande stima ma la Lazio deve migliorare in quel reparto. Mestierante
Diakite 6 Si perde un paio di volte Lucio su calcio d’angolo. Ha continue amnesie ma quando si ricorda è anche un giocatore importante. Il mister deve lavorare sulle sue potenzialità. Roccioso
Kolarov 6,5 Spesso si scontra con Maicon bloccandolo con autorità si vanta dell’aiuto di Mauri e diventa sempre pericoloso non appena tira in porta. Suo il calcio di punizione che porta al vantaggio della Lazio. Concreto
Brocchi 6 Lotta su ogni pallone ma viene sovrastato dalla forza dell’Inter a centrocampo. Lotta su ogni pallone ma non è molto lucido un 6 di stima per la grande prestazione nella finale di Coppa Italia. Motorino
Matuzalem 6,5 Onesta gara d’esperienza. Si fa sentire in mezzo al campo con la grinta che lo contraddistingue. Potrebbe dare più ordine alla manovra ma deve essere assistito da due mediani veri. Grintoso
Baronio 5,5 Gioca un buon primo tempo facilitato da ritmi lentissimi. Non appena si alza il ritmo sparisce e viene sostituito. Bravo ma la Lazio ha bisogno di altro. Volenteroso
Mauri 6,5 Si sacrifica per la squadra soffre la forza interista e Maicon. Fa una partita di contenimento e diventa decisivo nello splendido lancio a rocchi. Entra nei ricordi. Attento
Zarate 7 E’ l’unico che impensierisce l’Inter. Quando parte salta sempre uno-due avversari, fa ammonire alcuni alcuni giocatori e lavora molto per la squadra. I cinesi quando prende palla lo inneggiano. Capiscono che è il più bravo di tutti. Non decisivo ma fa la sua grande gara. Fenomeno
Rocchi 8 Quando un giocatore segna un gol simile entra di diritto nella storia. Tutto quello che ha fatto rimarrà impresso per anni. Inizialmente soffre come tutti ma poi a metà del secondo tempo stoppa quel pallone lo fa scendere sul destro lo accarezza e fa un pallonetto da cineteca. Quella giocata è vista da 80 milioni di cinesi che lo ricorderanno come anche noi per sempre. Sontuoso
Dabo 5 Entrato nella storia nella finale di coppa Italia per poco non rimangia tutto rovinando quello che di buono la Lazio aveva fatto nella partita. Concede la palla del gol all’Inter e sbaglia più palloni possibili. Ma siccome noi gli vogliamo bene lo perdoniamo. Rivedibile
Cruz 6 E’ un giocatore di alta qualità. Tiene palla bene e si vede che è un acquisto importante ha tempo di discutere vecchie ruggini con Maicon. Arma in più
Ballardini 6,5 Bravo e fortunato sa benissimo che bisognerà fare qual cosina in più per assemblare una squadra competitiva per il campionato e le coppe. Forza mister e non dimentichiamo Delio Rossi che ci ha portato a Pechino. Acuto
Lichsteiner 6 Gioca dalle parti di Eto’o, cerca di contenerlo, resiste e finisce con una fasciatura alla testa come i vecchi giocatori di una volta. Instancabile
Siviglia 6 Più volte in difficoltà contro Milito si aggrappa all’esperienza pur palesando terribilmente la difficoltà a contenere il centravanti argentino. Grande stima ma la Lazio deve migliorare in quel reparto. Mestierante
Diakite 6 Si perde un paio di volte Lucio su calcio d’angolo. Ha continue amnesie ma quando si ricorda è anche un giocatore importante. Il mister deve lavorare sulle sue potenzialità. Roccioso
Kolarov 6,5 Spesso si scontra con Maicon bloccandolo con autorità si vanta dell’aiuto di Mauri e diventa sempre pericoloso non appena tira in porta. Suo il calcio di punizione che porta al vantaggio della Lazio. Concreto
Brocchi 6 Lotta su ogni pallone ma viene sovrastato dalla forza dell’Inter a centrocampo. Lotta su ogni pallone ma non è molto lucido un 6 di stima per la grande prestazione nella finale di Coppa Italia. Motorino
Matuzalem 6,5 Onesta gara d’esperienza. Si fa sentire in mezzo al campo con la grinta che lo contraddistingue. Potrebbe dare più ordine alla manovra ma deve essere assistito da due mediani veri. Grintoso
Baronio 5,5 Gioca un buon primo tempo facilitato da ritmi lentissimi. Non appena si alza il ritmo sparisce e viene sostituito. Bravo ma la Lazio ha bisogno di altro. Volenteroso
Mauri 6,5 Si sacrifica per la squadra soffre la forza interista e Maicon. Fa una partita di contenimento e diventa decisivo nello splendido lancio a rocchi. Entra nei ricordi. Attento
Zarate 7 E’ l’unico che impensierisce l’Inter. Quando parte salta sempre uno-due avversari, fa ammonire alcuni alcuni giocatori e lavora molto per la squadra. I cinesi quando prende palla lo inneggiano. Capiscono che è il più bravo di tutti. Non decisivo ma fa la sua grande gara. Fenomeno
Rocchi 8 Quando un giocatore segna un gol simile entra di diritto nella storia. Tutto quello che ha fatto rimarrà impresso per anni. Inizialmente soffre come tutti ma poi a metà del secondo tempo stoppa quel pallone lo fa scendere sul destro lo accarezza e fa un pallonetto da cineteca. Quella giocata è vista da 80 milioni di cinesi che lo ricorderanno come anche noi per sempre. Sontuoso
Dabo 5 Entrato nella storia nella finale di coppa Italia per poco non rimangia tutto rovinando quello che di buono la Lazio aveva fatto nella partita. Concede la palla del gol all’Inter e sbaglia più palloni possibili. Ma siccome noi gli vogliamo bene lo perdoniamo. Rivedibile
Cruz 6 E’ un giocatore di alta qualità. Tiene palla bene e si vede che è un acquisto importante ha tempo di discutere vecchie ruggini con Maicon. Arma in più
Ballardini 6,5 Bravo e fortunato sa benissimo che bisognerà fare qual cosina in più per assemblare una squadra competitiva per il campionato e le coppe. Forza mister e non dimentichiamo Delio Rossi che ci ha portato a Pechino. Acuto
Lazio vincitrice della Supercoppa Italiana.
Lazio vincitrice della Supercoppa Italiana. Anche se un pò fortunata . Mourinho meritava la vittoria ma è il risultato che conta. La partita inizia così, con l' Inter subito in avanti ma che non riesce a svodare la difesa Laziale. Subito dopo un' occasione per il Brasiliano Matuzalem e al 21 calcio d' angolo per i giocatori di Mourinho bell cross Zanetti per Luuciò ma Muslera si impone , ancora l' Inter con l' ex attaccante del barcellona samuel eto' o con uno scambio con Maicon ma Muslera blocca ancora. Lazio con L' argentino Mauro Matias Zarate e julio cèsar para con molta difficoltà il primo tempo finisce con molte occassioni per le due squadre. Inizia il secondo tempo e la squadra di Ballardini parte forte al 18 con Matuzalem che beffa julio cèsar con un gol fortunoso, ma dopo tre minuti la Lazio colpisce ancora con il capitano Tommaso Rocchi che realizza uno splendito pallonetto e mette in mutande il portiere Brasiliano. L' Inter non vuole cedere e lo fa vedere con il Serbo Stankovic che tira un missile ma muslera para con una mano e mette in angolo, non succede niente ma al 32 eto' o mette a sedere il difensore Laziale e tira una saettta dove Muslera non può fare niente. all' 44 Milito tira ma eto' 0 tocca è furigioco! I tifosi dell' Inter arrabiati con il guardalinee. Entra Cruz ex Interista, l' arbitro da 5 minuti di recupero calcio d'angolo per l' Inter ultima occasione parata miracolosa di Muslera su Suazo. Cruz si procura una punizione ma non c'è più tempo. Lazio vince la Supercoppa Italiana 2009- 2010.
a cura di Andrea Servadio.
Iscriviti a:
Post (Atom)